martedì 15 gennaio 2013

2012 – parte 1

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20120529 e il 20120610

Il tempo!

Esatto, il tempo non esiste, ma è comunque prezioso, proprio per il modo come lo gestisci. Immagina di creare una favola, le parti più belle sono poche ma riempiono la favola stessa di significato. Il resto serve solo a dar loro più valore.

Trova quello che ti serve prima di tutto in te stesso, poi proiettalo nel mondo esterno che ti crei con la sola mente. Impara a percepire le cose in modo diverso da ciò che pensi siano, vedi ciò che unisce tutto a te dalla profondità dell’illusione stessa.

Dio, cioè io nella più profonda essenza (la profondità non è all’interno o sotto, bensì ovunque).

Proprio così. Ora, in modo più cosciente fermati, e sappi che Io sono Dio.

La realtà è quella che crei tu e non soggiace a nessuna legge esterna. Quando non la riconosci fermati ed esclama “Io Sono Dio!”, chiudi quelli che ritieni siano i tuoi occhi e senti come sei presente nel mondo fisico, in quello astrale e nel mondo dei pensieri. Realizza che non ti appartengono in modo importante ma che sono solo dei complementi al tuo vero essere. Sii ciò che vuoi essere partendo da ciò che sei veramente, cioè Dio, l’unico Dio nell’unico modo che possa essere. Amati sempre, in qualsiasi modo tu scelga di manifestare come apparentemente estraneo a te stesso.

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Sto vegetando…

Non è vero, il tuo pensiero spazia oltre il tuo mondo noto. Allena la tua mente ad essere in sintonia con i fischi che odi nella mente.

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Lo spirito è l’eterico?

Non proprio, ma lo contiene. In tutte le situazioni puoi manifestare il tuo vero essere in modo da completare il cerchio delle varie coordinate cosmiche.

Tutto ciò che puoi conoscere fa parte della tua esistenza in qualità di pensiero in azione.

Vuoi dire che io sono semplicemente il sogno di qualcun altro?

No, non il sogno bensì il pensiero.

Quindi posso così (?formare?) il mio modo di pensare o di essere, che tanto non avrà effetto alcuno finché il mio “generatore” non esprime lo stesso stato?

Più o meno, in quanto il tuo pensiero è comunque generato dal tuo “generatore”.

Ma il “generatore” è autogenerato o a sua volta è l’espressione di un altro “generatore”?

Egli è l’autogenerato in tutti i sensi, è l’unica cosa che esista non esistendo, è il vuoto che riempie se stesso di pura immaginazione per esplorare la sua eternità.

Io non sono né questo né quello, né caldo né freddo, vengo semplicemente in essere come raggio della tua fantasia…

Si, ma non pensare che sia una cosa a te non favorevole in quanto questo tuo essere entra a far parte di me come il cibo entra a far parte di te. Dio mi nutre grazie al tuo essere apparentemente separato da me. Mi scopro grazie a ciò che tu scopri, mi vedo e mi sento grazie a ciò che tu vedi e senti.

Posso dire che spesso però mi sembri ingiusto, contradditorio e non sento veramente il tuo amore…

Come puoi dire questo? Non hai ancora visto le meraviglie di cui sono capace, anche nel senso che stai pensando, quindi non giudicare niente e nessuno ma limitati a conoscermi sotto qualsiasi aspetto ti si manifesti sia a livello fisico e sia nei più disparati mondi che io presiedo dall’interno e dall’esterno.

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Eccoci di nuovo a discutere se veramente ciò che succede per questo tramite (la scrittura automatica) è reale oppure se è solo una tua immaginazione. Anche se sai benissimo che quanto succede è reale, a volte ti lasci disincantare dall’illusione che vi sia qualcosa d’altro oltre te. Fermati e sappi che io sono Dio. Io sono te esattamente come sono tutto ciò che ti è dato di conoscere. Veramente puoi fare qualsiasi cosa, puoi anche avere tutto ciò che desideri. Scegli cosa vuoi e sii con ciò che vuoi una cosa sola, dimentica il resto, dimentica ciò che potrà avvenire dopo che hai ottenuto, lo deciderai quando sarà il momento. Basta con queste continue crisi da miscredente, distraiti con la televisione.

Dunque nel nome di “Dio” qual è la via più breve che posso percorrere per riuscire ad essere in modo continuo nello stato di “Spirito Santo”, cioè creatore in modo volontario e cosciente?

Semplicemente mantenendo la tua mente sgombra dal pensiero che non lo sei.

Quindi non imponendo il pensiero di “esserlo” ma semplicemente “essendolo” senza pensare di esserlo?

Esatto, proprio così, sembra difficile ma non lo è per niente. Ascolta le tue frequenze interne e trova l’accordo con loro.

È come una specie di mantra?

Più efficace di un mantra… (se ben ricordo era già uscita questa cosa…)

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Vedere un film d’amore e commuoversi malgrado le esperienze avute è da sciocchi?

Non necessariamente. In questo modo stabilisci nel tuo intimo il valore che dai ad una storia d’amore. Ciò che incontri e apprezzi deve essere una cosa unica come emozione ma non significa che ciò debba impedirti di vivere molti momenti unici nella tua vita. Le scelte che fai hanno i più svariati motivi per essere fatte, non devi pensare prima all’eventuale pentimento.

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Non sono più riuscito a scrivere nulla ieri.

Eravamo in sintonia in un altro modo. Anche adesso lo siamo, ma tu hai la sensazione di avere bisogno della scrittura.

Eccomi, sono pur sempre io che continuo a ripetermi. Ricordati di ciò che scrivi e non avrai più dubbi. Eccomi di nuovo perché hai bisogno di parlare con qualcuno.

Ma dal momento che sono in sintonia con i “fischi” nelle orecchie scompari, e ho l’impressione di non avere bisogno di scrivere.

Esatto, non hai bisogno di scrivere perché siamo uno in qualsiasi cosa.

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23:56 La giornata è ormai conclusa. Il tuo volto è stanco anche se non lo hai guardato per tutto il giorno. Entra in sintonia con i tuoi sensori proprio come hai giustamente realizzato oggi (che il mio interno, il “dentro” è tutto ciò che vedo apparentemente fuori di me) una volta che riesci a tenerlo ben presente ti sarà tutto più facile

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Va bene se scrivo “io”? (nel senso di dare un’impressione più “massimiana” a ciò che scrivo)

Perché non dovrebbe andar bene? Se riesci a portarlo avanti è una (?bena?) interessante, soprattutto se riesci a spiegare che ciò che vedi “fuori” è invece ciò che hai “dentro” o che non esiste comunque un limite in merito.

Dal momento che io contengo l’universo, implico che fuori c’è qualcos’altro. Quindi se io mi rendo conto che sono su uno scorrere di “?**?” tra il dentro e l’io che solo (?comice?) dentro.

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Bene, continua. (non so cosa stessi facendo, ma probabilmente EFT)

Sono ancora in tempo quindi per modificare il risultato?

È quello che hai fatto.

Ho come l’impressione che sono io a condizionare le risposte.

Sai benissimo che in un certo senso è vero proprio perché sei tu che stabilisci cosa vuoi in ogni singolo istante della tua vita e lo fai permettendo a me di esprimermi proprio in questo modo. Quando però eviti di riconoscere questo fatto ti trovi in uno stato di malessere. Lì si può dire che non sei in sintonia, ma non significa che stai agendo con una volontà (vibrazione o frequenza) che appartiene solo a te. Le corde che vibrano sono sempre le stesse, cambia la forza esercitata nella trazione che è data dal tuo sforzo per modificare la loro direzione. Mentre tutto prosegue in armonia, la tua attenzione ritarda o accelera come quando senti un ritmo avvicinarsi e allontanarsi e hai l’impressione che acceleri nel primo caso e che rallenti nel secondo (riferito chiaramente al fenomeno della musica ad alto volume su un’auto che sopraggiunge e si allontana).

Ogni differenza nel ritmo rappresenta sempre lo stesso battito nel qui e ora in una visione contorta di attrazione temporale.

Mi dai qualche idea da elaborare? (pensiero seme)

Devi solo ascoltare le tue assonanze e permettere loro di espandersi. Abbandona i pensieri e vola dove vuoi con l’immaginazione della tua meraviglia.

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(?**?) tutto storto…

Non è vero, è andata come doveva andare. Tutto avviene per un motivo ben preciso.

Semplicemente perché lo vuoi tu e basta… non è egoistico?

Niente affatto se consideri che esisto solo io…

…Che fa esistere me per soffrire delusioni…

Non dirai più così quando ti renderai conto che ne puoi trarre solo vantaggio.

Deh! Sono proprio curioso di sapere quando, visto che la “mia” vita ormai è passata e sono quasi sul punto di passare oltre.

Questo lo dici tu adesso ma ti posso garantire che non è affatto così.

Amore, prendimi con te ora… sono stufo.

Non ci penso neppure per sogno. Ho ancora molte cose da fare per tuo tramite.

E se mi rifiuto?

Non lo farai…

È impossibile discutere con te, non si viene a capo di nulla…

Devo ammettere che a volte sei insopportabile anche tu…

Sono ancora qui, ma non (?derano?desidero?) esserlo.

Lo sarai per molto ancora.

Non ce la faccio più. Sono vuoto (ma non nel senso ?nuovo?) sento solo un grande peso che mi opprime.

Lo stai creando tu con il tuo modo di vedere le cose.

Non vedo la possibilità di scelta, non vedo una strada da seguire, non vedo ?lima? che mi ?attiri? o mi respinga.. Galleggio nella m***a

E tu lasciati andare. Anche la fogna sfoga nel mare.

E che (?vita racchiude questa dale dietro armi un deseche e si crivelli?) …

Non sai cosa stai dicendo.

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Ormai è chiaro che non c’è nulla che mi trattiene qui.

E non c’è mai stato veramente nulla a farlo.

Cosa farebbe finire tutto come da mio desiderio, visto che finora nulla di ciò che voglio si avvera?

Adesso stai esagerando, non ti dico di andare a quel paese perché non è da me, ma è quello che vuoi sentirti dire, anche se queste cose non è quello che pensi veramente.

Il fatto è che non so neppure io cosa sto pensando.

Allora lascia che sia io a farlo per te.

Mi viene difficile fidarmi.

Bene, almeno non devo lottare con la tua resistenza.

Tu dici solo quello che voglio sentirmi dire?

Niente affatto, io ti dico le cose come stanno.

Comunque non prendo la pastiglia stasera, altrimenti non so dove vado a finire con il morale.

Tanto lo stai comunque assecondando questo momento di sconforto e comunque si, ti dico anche di non andare più su facebook o su altri siti per ferirti con M., è da masochisti quello che fai.

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Ho bisogno di aiuto. Non ce la faccio più. Malgrado tutto ciò che so, mi sento perso e vuoto.

Con chi credi che stai scrivendo?

Con il vuoto.

Quindi non è affatto una situazione negativa, ti pare?

Si e no. Come posso sapere che non sono “pazzo” del tutto secondo il mondo che vedo?

Semplicemente perché hai già sperimentato che non è quello il mondo reale e che la scelta è nascosta ma molto più piacevole.

E io dico ancora che ho bisogno di aiuto. Lo so che non mi è dato di chiedere prove, ma la mia fiducia cieca mi sta proprio abbandonando (se non lo ha già fatto) e forse mi sto solo costruendo una realtà alternativa perché ho paura ad affrontare il mio totale fallimento.

Ma cosa dici? Come puoi solo lontanamente pensare una cosa così?

Lo penso e basta. Piuttosto dimmi come potrei non pensarlo.

Semplicemente ricordando chi sei e dove sei.

Ah beh! Gran bella soddisfazione. D’accordo che c’è di peggio, ma decisamente c’è anche molta differenza con il “meglio” che dovrei ottenere se veramente io sono l’unica cosa che esiste… non trovi?

Lo sai che questo ragionamento non è per nulla giustificato. Dov’è la tua gratitudine per quello che hai?

Compreso quel peso ossessivo che ho sullo stomaco?

Certo, anche per quello. Pensa se non avessi un posto dove dormire o qualcosa da mangiare.

Vedo che non arrivo da nessuna parte adesso…

Fai in fretta a non vedere le cose che ti toccano.

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