mercoledì 16 gennaio 2013

2012 – parte 5

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20120822 e il 20120922

Entro in ospedale il 3 settembre, proprio come I. Prenderemo la rivincita? (I. non ne è mai uscito)

Certo che la prenderemo. Lotteremo in due e ne usciremo vincitori in tutti i sensi.

Sono così stanco…

Rilassati e dormi.

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Sono stato male tutta la notte, tutto il giorno e stasera (21:00) il dolore aumenta. Concentrandomi riesco come a “isolare” il dolore esattamente dove si trova senza permettergli di influire su tutto il corpo. Ogni piccola disattenzione gli permette di “colpirmi” in tutto il mio essere.

È come tenere una vipera del Gabon per la testa Non puoi permetterti di rallentare la presa…

Molto bello il paragone.

Forse un po’ esagerato. Non ti pare?

Non direi.

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Ho bisogno di te Dio. Dammi la forza. Suggeriscimi cosa chiederti e come chiedertelo.

Tu non preoccuparti. Tutto quello che devi sapere ti viene sempre detto al momento giusto. Né prima né poi.

Quindi è inutile ora parlare.

Sì. È inutile. Vai a dormire ora.

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(in ospedale)

Va tutto bene. Stai tranquillo.

Io spero di uscirne un po’ più tranquillo. Un po’ di vacanza per favore!

Nota in fase di trascrizione: Il soggiorno in ospedale si rivelerà un vero inferno dove io precipito in un abisso di emozioni contrastanti che mi perseguiranno per molto tempo. (ho redatto uno scritto separato in merito)

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(quasi completamente “fuori di me”…)

03:55 Io vi perdono perché non sapete cosa state facendo, ma per favore non fatelo più. In ogni caso, tutte queste incomprensioni, questi malintesi, queste situazioni paradossali dove l’immagine riflessa ci appare più reale di quella che la causa… Sono drogato! Quando mi trovo di fronte all’ipocrisia e all’ignoranza entro in crisi di astinenza…
Chi ti ama non ti dirà mai di fare “questo” piuttosto che “quello” senza che tu gli chieda un parere. Non sceglierà mai per te ma ti lascerà scegliere. Chi ti ama ti mostrerà le possibilità che hai di scelta e accetterà con rispetto qualsiasi tu abbia fatto.

14:05 … sono a “casa”… Aiuto!

Te lo dico ancora una volta chiaro e tondo: non preoccuparti.

Ma cosa succede? (mi sento infatti malissimo in tutti i sensi e fatico a non spararmi un colpo…)

Nulla di cui preoccuparsi.

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Ho talmente tante cose che mi stanno passando per la testa. Mi sembra quasi di vivere i pensieri e le emozioni di tutte le persone che mi circondano. Ho iniziato a scrivere un testo di “sfogo” con tutto ciò che mi sta dando fastidio, e pian piano si aggiungo anche cose del passato ormai sepolte e dimenticate… Titolo (provvisorio) come già accennato è “Fuga da Alka-Selzer” riferendomi in primo luogo all’uscita dall’ospedale. L’idea è di concludere il libro con un bel: “vaffanculo”!

Ottimo. Sarà un capolavoro.

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Ma cosa mi sta succedendo? Non mi sento più io. Oppure prima non lo ero?

Sei sempre tu. È ciò che ti sta intorno che muta, ora in un modo e ora in un altro.

Muta sempre in base a ciò che hai scelto.

Ma a me nono sembra, visto che ho scelto di tornare in Portogallo a svolgere un lavoro entusiasmante. Ho scelto di star bene ed essere felice, di avere ancora la possibilità di vivere un grande amore in quella mia bellissima casa.

Non solo quello. Hai scelto di vedere oltre le cose, di poter distinguere tra ciò che ti serve e ciò che invece non ti serve.

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Esatto. È proprio ciò che hai scelto. Rivedere le tue scelte precedenti e capire che sono sempre state scelte da te, sia le belle che le brutte. Hai scelto quando essere sveglio e quando dormire. Hai scelto quando aprire gli occhi e quando chiuderli.

Ricordati sempre che stai immaginando le cose che vedi e che senti. Qualsiasi cosa, non solo ciò che ti sembra impossibile perché è impossibile che esista il possibile.

No. Non sei vuoto. Sei troppo convinto che tutto ciò non ti appartenga e che sei tu ad appartenere a tutto ciò. Non spaventarti e ragiona dai diversi punti che credi di sperimentare, ma rimani incentrato sulla tua unica vera essenza che può essere solo quella che osserva tutte le altre. Non una tra le tante ma la sua personale identità.

Semplice no?!

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Io ho l’impressione che mi sto perdendo.

No, niente del genere.

Posso sapere cosa mi è successo ultimamente per stare così male?

Non stai male. È solo uno sfogo per tutto ciò che ti capita.

Lo dici per farmi stare da schifo.

Niente affatto.

Ma mi stai dicendo che tutti i miei dolori sono solo la conseguenza alla mia situazione psicologica. Come posso non “star male” già solo per questo fatto?

Tutto ha un motivo preciso per accadere.

Quando scoprirò questo ti farò un fischio.

Non fare così. Quando saprai perché ne sarai felice. Aiutati che il ciel ti aiuta.

Aiutami!

Cosa pensi che stia facendo!

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Tutta quella bella poesia nella notte (ho sognato delle bellissime poesie). Da dove viene?

Tutto in te. Parole che odi continuamente senza che ti renda conto che sei tu che le stai creando come qualsiasi altra cosa. Sei tu che crei il tuo essere creativo o distruttivo.

… è appena passato un angelo davanti alla finestra…

Ciò che credi di aver visto non è ciò che realmente è successo.

Vedi di non sottovalutarti e torna a farmi sognare nel tuo mondo immaginario. Disegna. Scrivi. Fai massaggi. Non smettere mai di essere te stesso.

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Ok, se allora ammetto la mia debolezza(?). Se dichiaro qui e ora la mia energia pronta a scoppiare in una nuova meravigliosa avventura?

La tua energia al momento non basta neppure a far volare una foglia.

E come fare il pieno?

Rilassati e medita.

Un seme per la meditazione?

Io sono ciò che sono. Non sono ciò che credo di essere e nemmeno ciò che gli altri credono che io sia.

Ha importanza per me sapere di cosa soffro?

Non, non cambia nulla adesso.

Sono così deluso e demoralizzato… e non lo nego, vorrei che tutto avesse una fine… ma non posso dirlo, altrimenti peggiorerei la situazione perché tutti sanno cosa è bene per me, cosa devo e cosa non devo fare, e proprio facendo così peggiorano le cose. (? Nota in fase di copiatura: decisamente ero molto confuso all’epoca…)

Stai tranquillo che tutto si risolve nel migliore .dei modi.

Il libro che sto leggendo (“Suggestione e autosuggestione”) è una cosa che mi interessa ma non gradisco il modo come è stato scritto.

Lo so, non è stato tenuto conto di poter tenere una palese prova di suggestione con il libro stesso.

Continuo a leggere…

Fai bene.

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Cosa credi di fare?

Non ne ho nessuna idea. Mi sembra chiaro finora questo punto, no?

Non in quel senso. Chiedevo cosa intendi fare in questo preciso istante. Ti sei messo in attesa ma non so di cosa.

Credo mi basti sentire che mi parli in modo intelligente.

Come se gli altri non lo facessero.

Nei tuoi programmi non c’è più nessuna preghiera e nessuna seduta di EFT…

Chiedo scusa. Mi sto completamente dimenticando di me…

Per fortuna io no. Altrimenti non so dove saremmo ora.

Sono ridotto così male?

Niente affatto, ti stai solo compatendo.

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Oggi è il giorno X (non ricordo per quale motivo)

Devi essere più ottimista.

Ok. Che bello, ho tutto ciò che mi serve e non ho alcun disturbo?

Non fare così. Sai benissimo che le emozioni sono libere da qualsiasi collegamento.

Come quando l’ho scritto su “Da qualche parte..”?

Esatto. Proprio così.

È il mio subconscio che lotta per non lasciarmi sperimentare il Sé?

Proprio così. Sta facendo di tutto per tenerti lontano dalla realtà.

Lo stesso che succede ai ?santi? (credo riferendomi alle “tentazioni” e/o ai periodi “bui”)

Si, non che tu lo sia, ma la presa di supremazia della tua coscienza sarà la vittoria tra il bene e il male…

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Come devo prendere tutta questa situazione? Riprogrammazione del DNA? Esplosioni solari?

La tua situazione è dovuta a molti fattori tra cui anche questi due che hai accennato. Se da una parte è giusto vedere tutto ciò come frutto della tua fantasia, a livello materiale ciò viene frainteso.

Non pensare, qualsiasi possa essere la reazione degli altri non fartene un problema.

Mi aiuti a cambiare tutto ciò per favore? Non mi sto affatto divertendo e non vedo via d’uscita… Lo so che mi stai già aiutando e che devo aver fede…

Mi aspetto sempre un dialogo ma non so da che parte iniziare.

Non è che devi per forza dialogare iniziando da un argomento specifico. Tutto può partire da una semplice parola.

Aspettative?

Non si dovrebbe averne mai. Semplicemente fare le cose perché si ha il piacere di farle senza aspettarsi niente in cambio.

Quando hai fatto ciò che dovevi fare, poi qualcosa risulta.

Non lasciarti condizionare dal fatto che solo un determinato avvenimento possa cambiarti la vita.

Altrimenti non saprei cosa altro fare per portarmi a un discreto livello di autostima.

Se ci pensi c’è il rischio che ti butti a fare cose che non vuoi fare, proprio come se l’altro ieri ti fossi lasciato andare a fare sesso con quel ragazzo, solo per il fatto che non fai sesso da due anni. E di sicuro non è quello che volevi.

Se però ti lasci prendere dalla bramosia ecco che ti lasci abbindolare dalle occasioni sbagliate.

Quindi non posso “obbligarmi” a fare una cosa perché credo che devo farla, ma la devo fare perché so che è giusto farla…

Più o meno. Qualcosa del genere ma più relativa ad un pensiero che nasce dalla mente più superficiale. Infatti c’è una grande differenza tra il voler fare una cosa quasi come un’abitudine, piuttosto che farla perché è un’occasione unica che vale la pena approfittare.

Ma intanto non vedo nulla che mi aiuti.

Non lo vedi ma c’è e devi solo avere fede e pazienza.

Non voglio però trovarmi in “disgrazia” più di quanto non lo sia già.

Non sarà così, tranquillo. A tutto c’è una soluzione.

Va bene se cambio discorso? (paura!)

Fai pure.

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